venerdì 4 febbraio 2011

1° appuntamento invernale - febbraio 2001 - Prof.ssa Daniela Ropelato


La prof.ssa Daniela Ropelato, docente universitaria ed esperta di processi partecipativi ed inclusivi della politica, ha incontrato i ragazzi della Summer School di “Economia civilepromossa dal Centro di cultura “G. Lazzati” di Taranto, continuando a operare nel territorio tarantino e offrire il proprio contributo con approfondimenti di studi monotematici.
L’opportunità di ascoltare i loro interventi è venuta dopo la presentazione del libro “Democrazia Intelligente” (Città Nuova editrice) il 4 febbraio nell’auditorium dell’Istituto salesiano “don Bosco” di Taranto. La professoressa, presentata dal coordinatore della serata Vincenzo Mercinelli, ha focalizzato subito l’attenzione sulla necessità di toccare con mano il funzionamento della  nostra democrazia e le possibilità di partecipazione attiva di ogni cittadino alla vita politica: la qualità della democrazia si misura soprattutto col contributo che viene dal basso e con la condivisione di intenti di tutti i soggetti politici, ha ribadito più volte la docente ai giovani presenti.
Il vero protagonista della serata è stato però il “libro” ed i lettori che ad esso hanno dedicato uno studio attento e critico. Ignazio la Grotta, professore di Diritto alla Lumsa, ha avuto parole di elogio per il testo di Daniela Ropelato. “È bene che libri di questo spessore abbiano forte eco”, ha affermato il professore, “perché non dobbiamo mai abituarci al concetto di Democrazia, mai avere atteggiamento di assuefazione verso questo pensiero: lo dobbiamo ai padri della nostra Costituzione. Bisogna poi premere l’acceleratore sul concetto di democrazia partecipativa e non deliberativa, noi stessi dobbiamo sentirci cittadini attivi, senza delegare solo e sempre altri al nostro posto”.
È stata la volta poi dei ragazzi della Summer School. A rompere il ghiaccio è stato Domenico Cinquegrana che ha esordito col concetto di “dittatura della maggioranza” di Tocqueville: il teorico  affermava che, con un sistema democratico, è la maggioranza a decidere senza tenere in considerazione la visione espressa dalla minoranza che magari ha la risposta più pertinente per il problema in questione. Tocqueville notò però che le “associazioni” avrebbero potuto fungere da anticorpi a una maggioranza che non sempre è espressione del giusto. A questo pensiero si è inserito l’intervento di Gianluca Tagliente, anch’egli esponente della Scuola, il quale ha dichiarato che “partecipare è una condanna divina”; “oggi è difficile” ha continuato Tagliente, “trovare chi abbia voglia di donare tempo alle associazioni, comitati, agli altri insomma. Questo costa fatica ma è uno sforzo che insieme bisogna fare per mantenere alta la vigilanza su chi ci amministra”.
È intervenuta alla discussione Maria Quaranta, consigliere comunale del Comune di San Giorgio Ionico, che ha considerato importante superare l’idea di “partito politico” come macchina che serve per le elezioni dei candidati politici. Ha fatto da eco a tale concetto il dott. Mario  Pennuzzi, assessore ai servizi sociali di Taranto sottolineando l’importanza della nuova ventata di idee nella politica, c’è bisogno di manifestare un pensiero nuovo, senza avere paura di non avere i numeri in tasca per poterlo esprimere: il vecchio sta morendo.
L’onorevole Domenico M. Amalfitano ha chiuso la serata dicendo che “la grande forza di questi incontri è nella speranza che possano avere un seguito. La sconfitta sarebbe considerarli mero fatto culturale e non progettuale. La Summer School nasce proprio da questa scommessa: formare giovani amministratori della Casa Comune di domani”.  

Elena Manigrasso

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