giovedì 15 novembre 2012

1° Seminario invernale residenziale - Scuola Mediterranea di Economia Civile .

24 e 25 Novembre 2012 , dalle ore 09.00 del sabato alle ore 12.00 della domenica
presso l'HOTEL VILLA ROSA, in Via Taranto, 70 - 74015 Martina Franca - Taranto (http://www.ramahotels.it/villarosa_ita)
si terrà il 1° Seminario invernale residenziale - Scuola Mediterranea di Economia Civile .

Il tema del seminario sarà incentrato sull'importanza della Programmazione strategica dell'abitare, con il gradito contributo del prof. Polselli che si tratterrà il sabato 24-11 con gli studenti della Scuola per una lezione ed un confronto. Il  programma completo del seminario sarà reso noto a breve.

Il seminario è rivolto ai corsisti del percorso formativo annuale del progetto “Verso l'Accademia Mediterranea di Economia Civile”, ma se conoscete giovani che vogliono partecipare e intendono sostenere autonomamente le spese di soggiorno, in tal caso il prezzo del loro soggiorno sarà uniformato a quello che la struttura ci ha riservato (45 € a persona per la pensione completa del sabato e colazione della domenica, il costo del singolo pasto invece è 18 € ) cmq cercheremo di contribuire alla spesa in base alle risorse disponibili.
Chiunque voglia parteciparvi anche da esterno può quindi contattarci per la prenotazione entro e non oltre il 19 Novembre.
Vi segnaliamo che ci sarà la possibilità di fruire di un servizio di cestino-viaggio per chi partirà prima dei pasti, preparato dall'Hotel Villa Rosa, al costo di 5,00 €.
Inoltre, poichè il seminario termina alle ore 12.00 di domenica 25 novembre, se qualcuno dovesse decidere di trattenersi anche per il pranzo della domenica, il costo del pasto sarà di euro 18,00 € pro-capite.

Vi ricordiamo che è necessario prenotare la partecipazione anche rispondendo a questa mail oppure contattarci telefonicamente entro il 19 Novembre. Restiamo quindi in attesa di riscontro fino a quella data.
INFO segreteria organizzativa:
mobile: 329.1324147
accadeconomia@gmail.com

mercoledì 14 novembre 2012

"VOLTI E CONFLITTI, La convivenza delle possibilità"

Mercoledì 28 novembre 2012 - ore 18.00 
c/o il Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto - via Anfiteatro 2 - Taranto
verrà presentato il nuovo testo "Volti e Conflitti, La convivenza delle possibilità" (Ed. Cittadella - Assisi) 
alla presenza dell'autrice, dott.ssa Maria Grazia Magazzino.
Coordinerà il dibattito il dott. Fabio Mancini, docente di Filosofia e Pedagogia sociale.
L'evento è organizzato dall'ass. Opera della Regalità di N.S.G.C., in collaborazione con il Centro di cultura "G. Lazzati" di Taranto e l'ass. Amici dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, con il patrocinio della Provincia di Taranto.
La dott.ssa Maria Grazia Magazzino si occupa di gestione creativa dei conflitti e di processi partecipativi. E' avvocato, pedagogista clinico, mediatore e docente di mediazione accreditato presso il Ministero della Giustizia. E' formatore di psicodramma olistico e disegno onirico, specializzata in tecniche espressive e di partecipazione attiva. Ha pubblicato "La Mediazione", Roma 2004.

martedì 13 novembre 2012

COME UN PIANO STRATEGICO PUO' CAMBIARE LA CITTA': L'ESPERIENZA DELLA CITTA' DI RIMINI "RIMINI VENTURE 2027"

c/o Sala Monfredi, Cittadella delle imprese, Viale Virgilio, 152 - Taranto
23 novembre 2012 - ore 18.00
Inaugurando il  primo corso di formazione su “Manager della Innovazione sociale”,

Ne parleranno, confrontandosi con la realtà locale:

- Il Dr. Antonio Polselli: Consigliere Generale Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e membro del gruppo “Cultura” del Piano strategico “Rimini venture 2027”.
- il Dr. Luciano Marzi: Responsabile ufficio stranieri della Caritas di Rimini e Portavoce del gruppo “Welfare” del Piano strategico “Rimini venture 2027”.

Organizzato a Taranto dalla LUMSA,
dal Polo Jonico dell’Università di Bari, dal Centro di Cultura dell'Università Cattolica "G. Lazzati" di Taranto e dalla Fondazione Centesimus Annus,
con il patrocinio della CCIAA di Taranto

La cittadinanza è invitata

" il patto strategico è un processo di programmazione dello sviluppo futuro della città basato sulla partecipazione, la discussione l'ascolto.
" Un patto e un forte coordinamento nelle assunzioni di responsabilità fra amministratori, attori economici, sociali, culturali e cittadini per realizzare il futuro della città."
" una città che scommette sul capitale umano, sulla coesione sociale, sulla solidarietà, sull'identità, sul sentimento di fiducia , su la capacità di relazione."

Il presente convengo rientra nel percorso formativo annuale del progetto “Verso l'Accademia Mediterranea di Economia Civile”

lunedì 3 settembre 2012

La Summer School sul Corriere del Giorno - 15-8-2012


L’Economia Civile come nuovo modello di sviluppo economico per uscire dalla crisi

(Articolo originario integrale)

Conclusa la 3° edizione della Summer school Mediterranea di Economia Civile a Casa San Paolo per 50 giovani corsisti.

Cinquanta giovani fra i 20 ed i 30 anni, un gruppo di docenti di grande spessore scientifico, un luogo tranquillo dove apprendere e mettersi in discussione. Tutto questo è la “Summer school di Economia civile” giunta alla sua 3° edizione che si è svolta tra il 25 ed il 29 luglio, a Casa San Paolo, a Martina Franca. Organizzata dal Centro di Cultura ‘Lazzati’ di Taranto in collaborazione con ‘Economia di Comunione’, l’UCID di Puglia ed il Comitato per l’imprenditorialità sociale della Camera di Commercio di Taranto, è la straordinaria esperienza di un cantiere aperto a giovani di diverse discipline che vogliono confrontarsi in una rivisitazione interdisciplinare della teoria e dell'organizzazione economica. L'Economia civile, fil rouge del corso, non è un progetto settoriale ma un processo evolutivo della scienza economica che tende a far scomparire le categorie profit-no profit. Sdoganando il no-profit e la categoria della gratuità dalla marginalità concettuale, per inserirli a pieno titolo nella categoria della produttività economica, si dimostra che progettualità, impegno sociale e profitto non sono alternativi ma possono legarsi insieme.
Quest’anno il tema “Verso un nuovo modello di Welfare civile. Beni comuni ed imprese di comunità” sposta l’attenzione dai temi generali a quelli più propriamente aziendali e più rispondenti ai bisogni della società. Ne abbiamo parlato con il prof. Domenico Maria Amalfitano, presidente del Centro ‘Lazzati’, ispiratore della Summer School e profondo conoscitore delle nuove dinamiche del welfare.
Presidente di quale modello di welfare parliamo?
“Veniamo da un lungo periodo in cui il welfare si è sviluppato con una struttura assistenzialistica di tipo statalistico, che ha imparato a convivere con il mercato attraverso forme diverse. Un sistema troppo costoso per la situazione di crisi economica che stiamo vivendo, il sistema di welfare deve cambiare pur mantenendo diritti ed assistenza”.
Le resistenze sono moltissime, come si può sopravvivere alla spending review?
“Dobbiamo pensare ad un welfare innovativo che veda protagonista la società civile. Non più qualcosa che ci viene dato, ma un sistema ripensato dal basso in relazione ai bisogni e ai cambiamenti del Sistema Paese. Un welfare municipale in cui il bene comune è qualcosa che muove non solo servizi ma relazioni fra soggetti. La persona torna al centro come titolare di diritti , ma anche di doveri nei confronti della società a cui appartiene, costruire esperienze di welfare di comunità è il primo passo verso il cambiamento”.
Perché all’interno del percorso della summer school è stata inserita una tavola rotonda politico-istituzionale con rappresentanti di livello nazionale?
“Abbiamo pensato di arricchire il percorso scientifico della Summer School con un incontro speciale con parlamentari di diversi partiti politici, perché il tema del welfare non è un tema del privato o del pubblico, è un tema che investe la società civile ed è giusto che i giovani ascoltino le diverse posizioni su temi sensibili come la sanità e l’ambiente. Per questo personaggi noti del mondo politico come Savino Pezzotta, parlamentare UDC e Stefano Graziano del PD, si sono confrontati con il prof. Luigino Bruni e con il presidente di Welfare Italia Johnny Dotti, facendo chiarezza anche sulle difficoltà dell’attuale momento storico e sulle possibili alternative di sviluppo.
Contento dei risultati ottenuti?
In questi cinque giorni di full immersion ho visto giovani fortemente motivati, entusiasti del sistema partecipativo della summer school. Hanno avuto modo di accostarsi ai temi dell'Economia civile con un team di professori fortemente motivati, guidati da Luigino Bruni docente di Economia Politica presso l'Università di Milano Bicocca, un'occasione di crescita che ha ispirato forte interesse e che non si esaurisce nel corso di una settimana. Proprio dall'esperienza della Summer school sono nati e proseguono gli incontri seminariali invernali del progetto di Accademia mediterranea di Economia civile. Mi piacerebbe che a tante speranze seguissero proposte concrete da realizzare sul territorio, in fondo questo corso è solo un ponte fra i iovani e la realtà del mondo economico.

“Da Nord a Sud è sempre Economia Civile”. C’è chi vuole dividere l’Italia e chi invece vuole unirla con i valori forti di fraternitè ed egalitè
“Verso il nuovo modello di welfare civile; beni comuni e imprese di comunità”. Questo il tema della terza edizione della Summer School mediterranea di economia civile 2012 . Gli organizzatori si sono fatti portavoce delle aspettative dei 50 giovani da varie parti del mezzogiorno d’Italia (Puglia, Campania, Basilicata) a “Casa San Paolo” di MARTINA FRANCA e hanno ribadito: “Siamo qui per una ricerca di senso, per potenziare il nostro territorio, per accompagnare questi giovani a riscoprire un nuovo modo di “fare impresa civile” mettendo al centro l’uomo” e non solo  il profitto.
Un ragazzo si spinge a dire: “vorrei fare impresa con musica ed economia, è possibile?”. Le lezioni del professor Luigino Bruni hanno cercato di dare la risposta attraverso la ricerca del proprio “buon daimon” che c’è in ognuno di noi , che esploderà in tutte le sue sfaccettature e ci permetterà di capire che il “sogno” è possibile se non siamo soli, se arriviamo a condividerlo con gli altri, se ci prendiamo a carico i bisogni degli altri e ne facciamo ricchezza per tutti. Che la sola ricchezza economica (profitto) non porta alla felicità. Quando gli studenti del corso hanno ascoltato la lezione del professor Bruni, docente di economia all’univ. Bicocca e all’univ. Sophia e direttore scientifico di questa scuola mediterranea di economia civile  su “una nuova visione per la ripartenza economica” sono rimasti affascinati sia dal tema che dal modo di fare lezione. Nazario ha detto: “non ho mai visto docenti universitari che durante le spiegazioni sono saltati in avanti, cioè hanno lasciato la cattedra per venire incontro a noi. Che fanno vita con i ragazzi … “ perché è così che i professori hanno affrontato questi giorni, hanno mangiato e condiviso gli spazi con noi, Bruni, Dotti, Ruffini, per citarne alcuni. E soprattutto ci hanno offerto il loro tempo e la loro conoscenza. Una ragazza in prima fila, durante la lezione di Renato Ruffini, professore dell’Università LUICC di Castellanza, ha posto l’attenzione sulla figura del manager e ha citato durante gli incontri di gruppo le parole del prof: “ il manager è quello che rende contento il dirigente e l’operaio. Assumere e possibilmente tenere a lungo termine gli operai e non svenderli o venderli secondo le speculazioni economiche, questa dovrebbe essere consuetudine e non caso eccezionale. L’impresa non è la ricchezza per pochi, ma una relazione tra tanti”. Da qui si deve partire per cambiare lo zoccolo duro di una società che fa invece il contrario, dicono i corsisti all’unanimità.
Il dott. Vincenzo Mercinelli, coordinatore dell'Accademia Mediterranea di Economia Civile, ha sollecitato i ragazzi a non fare della scuola un luogo dove si enunciano solo teorie, invitandoli invece a renderle vive, realizzabili nella realtà. Concetto che più volte ha preso piede durante le lezioni dei docenti e durante la giornata finale di domenica, conclusasi con i saluti del presidente del centro studi “G.L azzati” on. Domenico Maria Amalfitano.
Grande meraviglia e stupore ha destato anche la lezione del dott. Johnny Dotty, presidente di Welfare Italia dice Arturo durante la pausa pranzo,”uno che non va tanto per le lunghe e mette subito in chiaro come fare economia, e come farla bene, per il bene di sé e degli altri. La lezione è stata una vera e propria gara di pugilato: ci ha messi tutti Ko. Ma questa è la cosa bella di una lezione, uscire dall’aula un po’ storditi perché vuol dire che ci ha colpiti!
Ognuno dei docenti ha raccontato una storia ed è stato capace di fare questo se i ragazzi ne sono rimasti affascinati. Una storia che non racconta mondi o paesi delle meraviglie, ma un modo nuovo e concreto di fare economia dove la responsabilità della società si plasma nelle sue diverse espressioni (individui, famiglie, non-profit, volontariato, imprese ecc.) attraverso uno scambio di relazioni orientato al bene comune.
È una scuola questa che unisce lo stesso pensiero da più parti d’Italia, ci dice il professor Bruni che ha riportato i saluti da parte dei ragazzi della summer school di economia civile di Trento a cui ha fatto lezione prima di arrivare a Martina. “Salutateci i ragazzi di Taranto” ha detto uno studente del Nord. “Da nord a sud è sempre Economia Civile”. C’è chi vuole dividere l’Italia e chi invece vuole unirla con i valori forti di fraternitè ed egalitè.


Nell’ambito della Summer School di Economia Civile, riprendendo il tema della Scuola “Verso un nuovo modello di Welfare Civile  – Beni comuni e imprese di comunità”, venerdì 27 Luglio ha avuto luogo la Tavola rotonda di confronto politico istituzionale  con la partecipazione del direttore scientifico della scuola prof. Luigino Bruni e del dott. Johnny Dotti, presidente di Welfare Italia e docente per il secondo anno consecutivo della scuola stessa. All’incontro, che  prevedeva la partecipazione del Ministro della Salute prof. avv. Renato Balduzzi  e le rappresentanze parlamentari, hanno partecipato in qualità di relatori l’on. Savino Pezzotta parlamentare dell'UDC, ex segretario della CISL e fondatore della “Rosa bianca per l’italia” e l’on. Stefano Graziano parlamentare del Partito Democratico e membro della Commissione Finanze e della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Al dibattito avrebbe anche dovuto prender parte l’on. Maurizio Lupi che ha dovuto rinunciare a causa di ulteriori impegni.
L’evento aveva lo scopo di arricchire il percorso scientifico della Summer School con un incontro speciale con parlamentari di diversi partiti politici, oltre ad essere un’occasione di grande rilievo per la cittadinanza e le istituzioni localie ed è stato proprio il delicato tema dei rapporti tra società civile, politica e sanità il fulcro di questo confronto, aperto dall’intervento del prof. Luigino Bruni, il quale ha preso ad esempio la difficile situazione tarantina (specchio di quella nazionale) in cui si sta in questi giorni manifestando una crisi profonda che mette in discussione il patto sociale, rischiando di spostare il conflitto sociale all’interno della famiglia, in cui il lavoratore sente di dover preservare il diritto al lavoro e al tempo stesso la propria famiglia chiede il diritto alla salute. Il tema dei beni comuni ci porta a riflettere sul concetto di ambiente come bene comune e di consumo comune dello stesso, col rischio di ‘distruzione’ del bene comune. Bisogna ripensare la finanza in un’ottica sociale e non più speculativa se si vuole percorrere la strada della democrazia, ripartendo da una economia sostanziale e sociale che riveda innanzitutto la figura dell’imprenditore nuovo, non più sfruttatore ma lavoratore lui stesso, impegnato nella costruzione del ben-essere comune, con motivazioni più alte del mero profitto e innovando processi e prodotti. Il dott. Johnny Dotti  ha portato fortemente l’attenzione sulla necessità di far cambiare l’immaginario comune, affermando che per uscire dall’attuale crisi del settore è necessario far nascere l’idea del nuovo welfare, per sostituire all’idea ormai radicata del welfare ‘erogato’ come fosse acqua che puoi prendere dal rubinetto, dal momento che l’hai pagata con l’imposta come un diritto collettivo, che invece ha prodotto una dispersione delle risorse pubbliche al punto che l’80% delle risorse regionali viene risucchiato solo per servizi sanitari. La scommessa da vincere, dunque, non è la corsa alla quantità, alla prestazione a tutti i costi e fine a se stessa, bensì alla qualità, ovvero alla generatività di senso di cui riempire i legami che si vanno a comporre. Le pungenti provocazioni sul ruolo della politica hanno animato il dibattito, aprendo la strada all’intervento dell’on. Pezzotta, il quale ha sottolineato fortemente e a più riprese la sua reale preoccupazione sul futuro del Paese, affermando che in questo momento non possiamo far altro che limitare i danni, chiedendo ai convenuti di essere realisti e affrontare le questioni con la consapevolezza che la fase di crisi che stiamo attraversando impone un forte senso di realtà prima dell’affermazione di ciò che si vuole realizzare. L’on. Graziano ha risposto alle provocazioni affermando che è già in atto una  transizione dal welfare state al welfare civile, che non implica l'abbandono della tutela dei diritti, ma un ruolo accresciuto della società rispetto alla pubblica amministrazione con l’effetto positivo della riduzione della pressione del sistema di welfare sulle finanze pubbliche e della creazione di un tessuto sociale più esteso. Ma urge un welfare State che, fondandosi sull’economia sociale, sulla cooperazione e sulla sussidiarietà, sia in grado di compensare gli squilibri che si sono aggravati negli ultimi anni, avvalorando il concetto di sussidiarietà.

Il messaggio del Ministro ai giovani della scuola
Il Ministro della Salute prof avv. Renato Balduzzi, non ha potuto partecipare a causa degli impegni che si sono protratti a Roma per lo svolgimento del Consiglio dei Ministri, ma ha voluto far sentire la sua presenza con una lettera: “… Sono lieto e onorato di constatare come questo percorso formativo dia fondamento alla speranza che le parole dono, gratuità, centralità della persona, possano divenire fattore di competitività ed innovazione economica e che possano guidare gli imprenditori di domani a creare un nuovo modello di sviluppo e di impresa. Dobbiamo cogliere l’attuale contesto come opportunità per il rinnovamento per costruire una civiltà solidale, per rinnovare nei servizi lo spirito del dialogo che si radica nella abnegazione , nella capacità di ascolto e nella presa in carico. Auspico pertanto per noi tutti, ovunque siamo chiamati ad operare, un lavoro professionale, civile, politico capace di coniugare il necessario realismo con ‘attenzione e il rispetto alla persona.”


mercoledì 1 agosto 2012

Conclusa la terza Summer School di Economia Civile di Martina Franca (TA)

Da Nord a Sud è sempre Economia Civile: c’è chi vuole dividere l’Italia e chi invece vuole unirla con i valori forti di fraternitè ed egalitè

Verso il nuovo modello di welfare civile; beni comuni e imprese di comunità”. Questo il tema della terza edizione della Summer School tarantina di economia civile 2012, ma l’entusiasmo è alle stelle come in quel primo corso del luglio 2010. I ragazzi sono arrivati da ogni parte del Meridione, chi col treno, chi con la macchina del papà, chi con quella comprata a rate con un po’ di sacrifici. Il vociferare nei corridoi ha destato dal primo momento l’attenzione delle suore che li hanno ospitati alla “Casa San Paolo” di Martina Franca dal 25 al 29 Luglio. Gli organizzatori si sono fatti portavoce delle loro aspettative. “Siamo qui per una ricerca di senso, per potenziare il nostro territorio mettendo al centro l’uomo”.
Un ragazzo si spinge a dire: “vorrei fare impresa con musica ed economia, è possibile?” I giovani dei precedenti corsi non si sono affrettati a dare la soluzione all’enigma. Sanno bene che alle lezioni del professor Luigino Bruni il buon daimon che c’è in ognuno di noi esploderà in tutte le sue sfaccettature e ci permetterà di capire che il “sogno” è possibile se non siamo soli, se arriviamo a condividerlo con gli altri, se ci prendiamo a carico i bisogni degli altri e ne facciamo ricchezza per tutti. Che non è ricchezza economica, ma è quella che porta alla felicità. Ed in effetti quando gli oltre trenta ragazzi del corso hanno ascoltato la lezione del professor Bruni su “una nuova visione per la ripartenza economica” sono rimasti affascinati sia dal tema che dal modo di fare lezione.
Nazario di Trinitapoli ha detto: “non ho mai visto docenti universitari che durante le spiegazioni sono saltati in avanti, non in cattedra, cioè verso di noi. Che fanno vita con i ragazzi” … perché è così che i professori hanno affrontato questi giorni, hanno mangiato e condiviso gli spazi con noi, Bruni, Dotti, Ruffini, per citarne alcuni. E 120725-29_Summer_Taranto_02_ridsoprattutto ci hanno offerto il loro tempo e la loro conoscenza. Non dimentichiamo che il professor Bruni insegna alla Università “Sophia”(una università potremmo dire a “motivazione ideale”) e alla “Bicocca” di Milano, inoltre è il coordinatore scientifico dell’Accademia Mediterranea di Economia Civile. Certamente non è, come tutti gli altri professori che hanno seguito i corsi, una persona che abbia molto tempo libero a disposizione. Eppure questi docenti si sono presi a cuore il nostro percorso di studi”.
Una ragazza in prima fila, durante la lezione di Renato Ruffini, professore dell’Università LUICC di Castellanza, ha posto l’attenzione sulla figura del manager e ha citato durante gli incontri di gruppo le parole del prof: “ il manager è quello che rende contento il dirigente e l’operaio. Assumere e possibilmente tenere a lungo termine gli operai e non svenderli o venderli secondo le speculazioni economiche, questa dovrebbe essere consuetudine e non caso eccezionale. L’impresa non è la ricchezza per pochi, ma una relazione tra tanti”. Da qui si deve partire per cambiare lo zoccolo duro di una società che fa invece il contrario, dicono i corsisti all’unanimità.

Il dott. Vincenzo Mercinelli, coordinatore dell'Accademia Mediterranea di Economia Civile, ha sollecitato i ragazzi a non fare della scuola un luogo dove si enunciano solo teorie, invitandoli invece a renderle vive, realizzabili nella realtà. Concetto che più volte ha preso piede durante le lezioni dei docenti, e durante la giornata finale di domenica, conclusasi con i saluti del presidente del centro studi “Lazzati” onorevole Domenico Maria Amalfitano.

Ma se la prima giornata di studi dei ragazzi ha destato meraviglia e stupore, cosa dire della seconda? Abbiamo avuto come relatore un “grande” Johnny Dotty, dice Arturo durante la pausa pranzo,”uno che non va tanto per le lunghe e mette subito in chiaro come fare economia, e come farla bene, per il bene di sé e degli altri. La lezione del presidente del Welfare Italia SRL, è stata una vera e propria gara di pugilato: ci ha messi tutti Ko. Ma questa è la cosa bella di una lezione, uscire dall’aula un po’ storditi perché vuol dire che ci ha colpiti!
120725-29_Summer_Taranto_10_ridOgnuno dei docenti ha raccontato una storia ed è stato capace di farlo se i ragazzi ne sono rimasti affascinati. Una storia che non racconta mondi o paesi delle meraviglie, ma un modo nuovo e concreto di fare economia dove la responsabilità della società si plasma nelle sue diverse espressioni (individui, famiglie, non-profit, volontariato, ecc.) e non solo attraverso la centralizzazione dei servizi.

È una scuola questa che unisce lo stesso pensiero da più parti d’Italia, ci dice il professor Bruni, ormai chiamato da tutti “Luigino” alla fine del seminario di studi (per la verità anche prima). Il prof ci manda i saluti da parte dei ragazzi di Trento a cui ha fatto lezione prima di arrivare a Martina. “Salutateci i ragazzi di Taranto” ha detto uno studente del Nord. “Da nord a sud è sempre Economia Civile”. C’è chi vuole dividere l’Italia e chi invece vuole unirla con i valori forti di fraternitè ed egalitè. Grazie ragazzi, anche voi siete stati capaci di darci una bella lezione di vita, da Nord a Sud.
Au revoir les enfants e … i testimoni che siano maestri!

di Elena Manigrasso

Martina Franca: Società Civile, Politica e Sanità a confronto

La Tavola Rotonda di confronto politico istituzionale dal titolo “Verso un nuovo modello di Welfare Civile  – Beni comuni e imprese di comunità” si è svolta il 27 luglio, nell’ambito della Summer School di Economia Civile di Martina Franca (TA)


120725-29_Summer_Taranto_05_ridPer la scuola hanno partecipato Luigino Bruni e Johnny Dotti, presidente di Welfare Italia, per le istituzioni l’On. Savino Pezzotta parlamentare dell'UDC, e l’on. Stefano Graziano parlamentare del Partito Democratico e membro della Commissione Finanze e della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. 
Il Ministro della Salute Renato Balduzzi, che doveva essere presente, è stato trattenuto a Roma per lo svolgimento del Consiglio dei Ministri, ma ha inviato un saluto in cui si è detto: “lieto di constatare come questo percorso formativo dia fondamento alla speranza che le parole dono, gratuità, centralità della persona, possano divenire fattore di competitività ed innovazione economica e che possano guidare gli imprenditori di domani a creare un nuovo modello di sviluppo e di impresa. Dobbiamo cogliere l’attuale contesto come opportunità per il rinnovamento per costruire una civiltà solidale, per rinnovare nei servizi lo spirito del dialogo che si radica nella abnegazione , nella capacità di ascolto e nella presa in carico. Auspico pertanto per noi tutti, ovunque siamo chiamati ad operare, un lavoro professionale, civile, politico capace di coniugare il necessario realismo con ‘attenzione e il rispetto alla persona.”

Il delicato tema dei rapporti tra società civile, politica e sanità è stato il fulcro di questo confronto.  

Luigino Bruni ha preso ad esempio la 120725-29_Summer_Taranto_07_riddifficile situazione tarantina (specchio di quella nazionale) nella quale in questi giorni si sta manifestando una crisi profonda che mette in discussione il patto sociale, rischiando di spostare il conflitto all’interno della famiglia: da una parte il lavoratore sente di dover combattere per il proprio diritto al lavoro e dall’altre la sua famiglia chiede il diritto alla salute. Il tema dei beni comuni ci porta a riflettere sul concetto di ambiente come bene comune e di consumo comune dello stesso, col rischio di ‘distruzione’ del bene comune. Bisogna ripensare la finanza in un’ottica sociale e non più speculativa se si vuole percorrere la strada della democrazia, ripartendo da una economia sostanziale e sociale che riveda innanzitutto la figura dell’imprenditore nuovo, non più sfruttatore ma lavoratore lui stesso, impegnato nella costruzione del ben-essere comune, con motivazioni più alte del mero profitto e innovando processi e prodotti.

Johnny Dotti ha portato fortemente l’attenzione sulla necessità di far cambiare l’immaginario comune, affermando che per uscire dall’attuale crisi del settore è necessario far nascere l’idea del nuovo welfare, per sostituire all’idea ormai radicata del welfare ‘erogato’ come fosse acqua che puoi prendere dal rubinetto, dal momento che l’hai pagata con l’imposta come un diritto collettivo (e invece ha prodotto una dispersione delle risorse pubbliche al punto che l’80% delle risorse regionali viene risucchiato solo per servizi sanitari). La scommessa da vincere, dunque, non è la corsa alla quantità, alla prestazione a tutti i costi e fine a se stessa, bensì alla qualità, ovvero alla generatività di senso di cui riempire i legami che si vanno a comporre.

Le frizzanti provocazioni sul ruolo della politica hanno animato il dibattito, aprendo la strada all’intervento dell’on. Pezzotta, il quale ha sottolineato fortemente e a più riprese la sua reale preoccupazione sul futuro del Paese, affermando che in questo momento non possiamo far altro che limitare i danni, chiedendo ai convenuti di essere realisti e affrontare le questioni con la consapevolezza che la fase di crisi che stiamo attraversando impone un forte senso di realtà prima dell’affermazione di ciò che si vuole realizzare.

L’on. Graziano ha affermato che è già in atto una  transizione dal welfare state al welfare civile, che non implica l'abbandono della tutela dei diritti, ma un ruolo accresciuto della società rispetto alla pubblica amministrazione, con l’effetto positivo della riduzione della pressione del sistema di welfare sulle finanze pubbliche e della creazione di un tessuto sociale più esteso. Ma urge un welfare State che, fondandosi sull’economia sociale, sulla cooperazione e sulla sussidiarietà, sia in grado di compensare gli squilibri aggravatisi negli ultimi anni, avvalorando il concetto di sussidiarietà. In molti casi, il coinvolgimento diretto degli interessati, organizzati in forma cooperativa, è stato in grado di dare  risposta alle esigenze e ai bisogni laddove risultano evidenti i fallimenti e i limiti dello Stato, aprendo nuovi spazi di sviluppo del Credito cooperativo per sostenere le PMI e le famiglie, le imprese e le organizzazioni non profit nel mezzo della crisi; sono nate così banche cooperative e mutualistiche, nate dal basso e senza scopo di lucro, mostrando la modernità della forma cooperativa basata sui principi della solidarietà e della democrazia, anche in banca. Così anche l’Housing sociale si dimostra una soluzione sostenibile che istituzioni e operatori del settore immobiliare stanno adottando per soddisfare i bisogni abitativi delle fasce più deboli della popolazione. L’abitare sociale è anche una straordinaria opportunità di ampliamento delle prospettive di sviluppo imprenditoriale e di promozione della green economy. L'economia sociale per prosperare e sviluppare tutto il suo potenziale deve poter beneficiare di premesse e condizioni politiche, legislative e operative adeguate:  come forme di imprenditorialità per i giovani che vogliano intraprendere in campo sociale – prevedere agevolazioni fiscali assenti nella legge istitutiva dell’impresa sociale; forme di accesso agevolato al credito per l’impresa sociale; sviluppo del microcredito e misure per la sua promozione e diffusione; previsione di sgravi fiscali alle imprese sociali (sull’esempio dei benefici previsti per le onlus).

L’evento aveva lo scopo di arricchire il percorso scientifico della Summer School con un incontro speciale con parlamentari di diversi schieramenti, oltre ad essere un’occasione di grande rilievo per la cittadinanza e le istituzioni locali. La Tavola rotonda era infatti aperta al pubblico, per un confronto a vasto raggio che ha toccato temi sensibili come i beni comuni, la sanità e l’ambiente. Vi hanno preso parte il vice presidente di Confindustria di Taranto,  Pietro Chirulli, il Vicario episcopale Mons.Emanuele Tagliente, Giovanni Carriero della Confartigianato di Martina Franca,  Giuseppe Pace, assessore alle politiche del lavoro e formazione professionale della provincia di Brindisi, Rosa Maria Ladiana della casa di cura Villa Verde di Taranto, mentre molti amici non hanno potuto raggiungere il luogo dell’incontro a causa della manifestazione allora in corso sulle strade della città di Taranto.

Il pubblico presente è intervenuto con ulteriori provocazioni e sollecitazioni, sia rivolte ai giovani studenti della scuola per incentivarli ad essere propositivi nello spirito dell’impresa civile, sia per i relatori intervenuti, i quali hanno concluso il dibattito riprendendo i temi della ‘nuova’ impresa basata su nuovi modelli relazionali e sulla costruzione di rapporti di fiducia.

sabato 21 luglio 2012

Tavola Rotonda di confronto politico istituzionale - 27 Luglio 2012


Dal 25 al 29 luglio p.v., presso Casa San Paolo  (Località San Paolo Lanzo – Martina Franca, Taranto) si svolgerà la III edizione della  “Scuola estiva Mediterranea di Economia Civile”.
Il 27 Luglio alle ore 18:00, riprendendo il tema della Scuola “Verso un nuovo modello di Welfare Civile  - Beni comuni e imprese di comunità”, avrà luogo una Tavola rotonda di confronto politico istituzionale con la partecipazione delle varie rappresentanze parlamentari.
L’incontro, che  prevede la partecipazione del Ministro della Salute prof avv. Renato Balduzzi,   sarà animato dal direttore scientifico della scuola prof. Luigino Bruni e dal dott. Johnny Dotti, presidente di Welfare Italia.


Si richiede un cenno di adesione alla segreteria del Centro di cultura dell’Univ. Cattolica "G.Lazzati" all'indirizzo e-mail  accadeconomia@gmail.com oppure al n. tel. 329 1324147

venerdì 20 luglio 2012

Programma Summer School di Economia Civile

Tema : "Verso un nuovo modello di Welfare Civile"
Beni comuni e imprese di comunità

dal 25-29 Luglio 2012 c/o Casa San Paolo
San Paolo Lanzo - Martina Franca (TA)

Mercoledì 25 Luglio

· Ore 16:00 -18:00: arrivi, registrazione e sistemazione logistica
· Ore 18:30 -19:45:
o Presentazione summer school: Obiettivi, finalità, programma
· Ore 20:00 - Cena
· Ore 21:30 -22:30: Presentazione studenti: Dinamica di presentazione:
Giovedì 26 Luglio
· Ore 9:30 -11:15: I lezione " Verso un nuovo modello di welfare civile: beni comuni e imprese di
comunità: una nuova visione per una ripartenza economica” (prof. Luigino Bruni)
· Ore 11:30 - 13:00: I testimonianza: (prof. Angelo Ferro)
· Ore 13:00 Pranzo
· Ore 16:00 - 19:30: II lezione "Senso e valore del lavoro: l'educazione all'altro come risorsa per le
imprese e società” (prof. Gabriele Gabrielli)
· Ore 20:00 - Cena
· Ore 21:30 -23:00 visita guidata alle bellezze di Martina Franca
Venerdì 27 Luglio
· Ore 9:30 -12:45: III lezione "Dove va il welfare: moneta, prestazioni, legami, significati”” (prof. Johnny
Dotti
)
· Ore 13:00 Pranzo
· Ore 16:00 - 18:00: : II testimonianza.
· Ore 18:00 - 20:30: Tavola rotonda Pubblica sul tema “Verso un nuovo modello di Welfare Civile” con
la partecipazione delle varie rappresentanze parlamentari e del Ministro della Salute prof. avv. Renato
Balduzzi
.
· Ore 20:00 - Cena
· Ore 21:30 - 23:00:
o serata di animazione teatrale e musicale
Sabato 28 Luglio
· Ore 9:30 - 11:30: IV lezione "Management civile: la gestione delle relazioni interne all'azienda e tra
pubblica amministrazione, imprese e organizzazioni a movente ideale secondo la logica dell'economia
civile” (prof. Renato Ruffini)
· Ore 11:45 - 13:30 V lezione " Verso un nuovo modello di welfare civile: beni comuni e imprese di
comunità: le prospettive future” (prof. Luigino Bruni)
· Ore 13:30: Pranzo
· Ore 15:30 - 18:00: laboratori e dinamiche di approfondimento
· Ore 18:00 - 19:30: Presentazione dei lavori dei laboratori
· Ore 20:00: Cena
· Ore 21:30 -23:00:
o serata di animazione teatrale e musicale
Domenica 29 Luglio
· Ore 9:30 - 11:00: I Prossimi passi: dinamiche di presentazione dei percorsi invernali
· Ore 11:30 - 12:45: Conclusioni Summer school
· Ore 13:00 Pranzo
· Ore 15:00 Partenze

martedì 26 giugno 2012

Agnese Moro nella sua rubrica settimanale: "Costruire cose buone" su La Stampa di Domenica 24 Giugno 2012 (vedere allegato), ha scritto della nostra prossima Summer School  “Verso un nuovo modello di Welfare Civile”, che avrà luogo a Casa San Paolo – Martina Franca (TA)  dal 25 al 29 Luglio 2012.


"La «Summer School Mediterranea di Economia Civile»  (http://economiaciviletaranto.blogspot.it/), è nata a Taranto tre anni fa dalla collaborazione del Centro di cultura «Giuseppe Lazzati» di Taranto dell’Università Cattolica, di «Economia di Comunione », del «Comitato per l’imprenditorialità sociale », della Camera di commercio, con la direzione scientifica del professor Luigino Bruni. Faccio alcune domande su questa esperienza a Mimmo Amalfitano, presidente del Centro Lazzati di Taranto. Negli anni scorsi 70 giovani; 50 quest’anno, chi sono? «Si tratta di laureati o laureandi, in materie economiche, umanistico-giuridiche e letterarie. Alcuni hanno esperienze nell’associazionismo socio-culturale, nel volontariato; di campi internazionali e tirocini o stage formativi con Ong o enti non-profit. Quest’anno c’è una buona presenza di titolati in materie sanitarie, anche in relazione all’argomento da trattare: “Il nuovo modello di welfare che ci aspetta”. Aspirano ad approfondire le loro competenze per avviare progetti di cura della persona». Cosa hanno apprezzato i partecipanti? «In primis l’approccio tutt’altro che cattedratico della scuola: l’idea di coinvolgere docenti e studenti nel vivere un’esperienza comunitaria di studio, approfondimento e scambio, alternando lezioni a testimonianze di professionisti ed imprenditori che concretamente mettono in atto i valori e i principi dell’economia civile nella loro vita quotidiana: questo rappresenta infatti uno stimolo e la dimostrazione esemplare che quanto proposto in aula non è utopia ma si può realizzare concretamente. Poi la didattica inerente i principi base dell’Economia Civile: il dono, la reciprocità, la relazionalità, la fiducia, la coniugazione tra profitto, rispetto e attenzione all’altro». Quale è la cosa che a voi sembra più importante? «Fare l’esperienza, in un contesto di crisi, di un’idea diversa di economia, capace di vivere nei mezzi e nei fini il primato della persona. Un’economia e un’intrapresa che nasce dalla dimensione di relazione con l’altro, dal criterio di responsabilità e dal prendersi cura dell’uomo con i suoi bisogni. Una visione nuova, rinnovata dei processi sociali. Non più solo Stato e Mercato ma una circolarità viva, creatrice, generatrice tra società civile, Stato e Mercato, con una ridistribuzione tra questi di sovranità e di compiti»."

martedì 15 maggio 2012

SUMMER SCHOOL di ECONOMIA CIVILE

“Verso un nuovo modello di Welfare Civile”

Beni comuni e imprese di comunità



3° Edizione  2012/2013
Dal 25 al 29 Luglio 2012 

c/o Casa San Paolo - contrada Lanzo
Martina Franca (TA) – ITALIA
I temi:
- L’economia civile: un nuovo modello di sviluppo economico per uscire dalla crisi attuale.
- Il “welfare civile”: come pensare ed agire per un altro Welfare.
- Bene comune, Beni comuni e Beni relazionali.
- L’imprenditore civile e le imprese di comunità.
- L’attuale crisi, fra maledizione e benedizione: il ruolo del terzo settore.

La direzione scientifica ed i docenti:
Luigino Bruni (coordinatore scientifico), Univ. Bicocca di Milano
Johnny Dotti, Presid. Welfare Italia Srl – Presid. Fondaz. Solidarete
Renato Ruffini, Univ. LUIC di Castellanza
Gabriele Gabrielli, Univ. LUISS - Roma
Mauro Magatti, Univ. Cattolica di Milano
Sono previste testimonianze di imprenditori “civili” e professionisti

A chi si rivolge:
La Summer School è residenziale e prevede un numero massimo di 50 giovani di età compresa fra i 20 ed i 30 anni fortemente motivati ad approfondire e conoscere i temi dell’Economia Civile, di cui:
             30 residenti nel Mezzogiorno d’Italia;
             fino ad un massimo di 10 provenienti da Paesi esteri del Mediterraneo;
             fino ad un massimo di 10 che abbiano partecipato alla II edizione del presente percorso.

Il percorso formativo:
Agli  studenti che accederanno alla summer school sarà richiesta, oltre alla partecipazione al corso estivo, la frequenza a 3 seminari (weekend residenziali) invernali, la partecipazione ad almeno due convegni di approfondimento sui temi dell’Economia civile e la partecipazione a brevi stage presso imprese “civili”. A completamento del percorso sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Come iscriversi:
Il candidato dovrà far pervenire esclusivamente all’indirizzo e-mail: accadeconomia@gmail.com
il curriculum e il modulo d’iscrizione (scaricabile dal blog della scuola http://economiaciviletaranto.blogspot.com) entro e non oltre il 15 giugno 2012 per sostenere il colloquio di ammissione (i colloqui si svolgeranno dopo il 15/06 nelle sedi che saranno rese note a mezzo e-mail).

La quota di partecipazione:
Agli studenti è richiesta la sola quota d’iscrizione pari ad € 80,00; il costo del corso (summer school + percorso formativo annuale) è sostenuto da una borsa di studio (pari a € 750,00) messa a disposizione da partner, donatori, enti e istituzioni, utile a consentire la continuità dell'intero percorso formativo attraverso le attività previste nell’anno accademico 2012/2013.

L’evento è patrocinato da:
·         Consulta delle Aggregazioni laicali - Diocesi di Taranto
·         Banca di Credito Cooperativo  di Taranto
·         Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontefice
·
Per maggiori informazioni:
099.4764371 - 329.1324147
accadeconomia@gmail.com
economiaciviletaranto.blogspot.com

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