giovedì 7 febbraio 2013

scrivere per condividere... gli studenti della scuola ci raccontano il 2' seminario

Scritto da Elena Manigrasso e Alessia Merico


etica Il secondo seminario di Economia civile tenutosi a Martina Franca – Sabato 2 e Domenica 3 Febbraio presso “Casa San Paolo” e organizzato dall’Accademia Mediterranea di Economia Civile, ha avuto relatori di prestigio e attività laboratoriali al suo interno. Il messaggio era chiaro: unire il sapere col saper fare, e da questo si è partiti per chiedere agli studenti borsisti della Summer School 2012, di elaborare un articolo giornalistico che richiamasse i punti più salienti delle due giornate di studi. Uno dei redattori del giornale web pugliese Galatina 2000, ha incitato gli studenti a lanciarsi in attività legate alle comunicazioni, anche se sembrano piccole attività. La studentessa Alessia Merico ha colto la provocazione ed ha subito elaborato un testo giornalistico, che viene riportato di seguito:
“Ha aperto il seminario il professor Leonardo Becchetti, Ordinario di Economia Politica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma Tor Vergata e Presidente del Comitato Etico di Banca Etica. Il tema è stato quello della felicità in Economia. E’ possibile la felicità in economia? E’ la domanda alla quale ha risposto il nostro illustre ospite.
Occorre innanzitutto partire da un paradigma personalistico e non più individualistico, cioè credere in un mercato produttore in primo luogo di beni relazionali che procurano la felicità perdurante e non rincorrere l’acquisizione di beni  che provocano un piacere solo nel breve termine.
Ma quali caratteristiche hanno i beni relazionali, che sono beni immateriali, per poterli preferirli ai beni tangibili? Essi non creano assuefazione (più denaro abbiamo, più ne vogliamo), né invidia, in quanto ci hanno abituati, soprattutto i media, a confrontare la nostra ricchezza materiale con quella di chi ne ha di più.
L’ “appello” del professore è stato pertanto quello di allontanarci dal paradigma dell’ homo oeconomicus definito dal Premio Nobel per l’Economia Amartya Sen “folle razionale”e di “armarci” di passione per l’altro e di dovere morale per creare un mercato sostenibile per tutti.
Il seminario è proseguito con la presentazione del progetto “In Puglia” di Giovanni Vita. Il progetto, molto ambizioso, intende creare una rete sociale che coinvolgerà tutti gli attori che vivono il mercato come bene comune. Giovanni è partito parlando dell’immaginazione e come essa sia essenziale per la realizzazione dei nostri progetti. A questo proposito ha riportato l’esempio di Viktor Emil Frankl, neurologo e psichiatra austriaco e fondatore della logoterapia che vive la terribile esperienza dei Lager e riesce a sopravvivere immaginando un futuro migliore.
L’ introduzione scelta è stato un modo di condividere con tutti noi la fatica, i sacrifici, le rinunce per approdare ad un progetto che ha come scopo quello di accogliere nella rete giovani, professionisti, imprenditori appartenenti ad ogni settore stimolando l’interazione e l’integrazione tra realtà anche molto differenti, potenziando così la produzione di capitale sociale.
Il progetto rientra fedelmente nel paradigma dell’Economia Civile: non ci possono essere integrazione e interazione senza homini reciprocans.
Anche l’intervento di Elena Stefanelli ed Arturo Nobile è stato molto significativo. I due giovani, partendo da zero, si sono specializzati nel turismo responsabile e di tipo sociale. Nasce, così, “La Palomba Onlus” che promuove e realizza attività nel campo del turismo, valorizzando il nostro territorio con particolare attenzione alle persone più disagiate. I beni relazionali diventano pane quotidiano, l’epicentro del loro progetto imprenditoriale; il viaggio il mezzo attraverso cui diffondere una cultura di fare impresa incentrata sul dono, la gratuità e la reciprocità.
La loro esperienza, non senza difficoltà, è stata momento di riflessione per comprendere come i principi dell’Economia Civile possano essere messi in pratica producendo vantaggi non solo per loro stessi ma anche  e soprattutto per il nostro territorio.
Molto interessante è stata la testimonianza di Elena Manigrasso: Elena è una professoressa che applica tutti i giorni con il suo lavoro il paradigma di una felicità a lungo termine. Dimostra passione per l’altro e dovere morale con i suoi ragazzi e questo è testimoniato dai lavori dei suoi studenti che hanno presentato una tesina e degli elaborati sull’ “Etica”, argomento arduo da comprendere a quell’età ma che la loro docente ha saputo magnificamente trasmettere.
Pertanto, Il titolo dell’ ultimo libro del professor Becchetti “il mercato siamo noi” è uno sprono per noi giovani a non perdere un minuto in più a “contemplare il male” ma a cominciare o continuare a credere nel miglioramento etico, nella sostenibilità, nell’altro. Siamo noi i veri difensori del mercato! Possiamo orientare la domanda attraverso un risparmio critico e responsabile, ma anche l’offerta, creando imprese civili produttive di beni relazionali. In questo modo potremo affrontare questa crisi, guardare alla crescita e soprattutto decidere a quale crescita puntare”.


Elena Manigrasso, Alessia Merico

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