"Gli incontri promossi dal Centro
di cultura dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Taranto non
sono mai banali, e mai estemporanei. La riflessione sul 'Libro Bianco
del Terzo settore' che ha portato a Taranto uno dei più grandi economisti
del nostro tempo, Stefano Zamagni, è stato un tassello del percorso
che il suo presidente Domenico M. Amalfitano ha ipotizzato per dare,
ai nostri giovani, leve nuove per uno sviluppo economico sostenibile.
In primo piano quindi i ragazzi dell'Accademia Mediterranea di Economia
Civile che hanno incontrato l'illustre docente per porgli osservazioni
e domande prima dell'incontro programmato nella Sala Resta della Cittadella
delle imprese.
La presentazione del Libro
Bianco ha visto la partecipazione di moltissimi stake holders del Terzo
Settore e del mondo delle imprese. Sono intervenuti il presidente della
Camera di commercio Luigi Sportelli, il presidente del 'Comitato TS'
della Cdc Carlo Martello, il referente di Retecamere-Unioncamere Alberto
Valentini, il Direttore generale della ASL di Taranto Fabrizio Scattaglia,
il portavoce del Forum del TS pugliese Gianluca Budano, il direttore
di Banca Prossima Ugo De Pascalis e il presidente del Centro di cultura
Lazzati, Domenico M. Amalfitano. L'incontro è stato coordinato dal
responsabile del progetto Accademia Mediterranea di Economia civile
Vincenzo Mercinelli.
Pur nella ristrettezza dei
tempi le conclusioni non sono mancate. Le imprese no profit, si è detto,
finora hanno svolto compiti redistributivi in stretta collaborazione,
ed in condizione subordinata, con Enti pubblici di varia natura. Non
solo la logica dell'economia civile, ma la stessa stretta economica
costringono ormai il sistema a raggiungere una capacità autonoma di
sostentamento. Il TS deve diventare a tutti gli effetti la terza gamba
dell'economia dando al concetto di sussidiarietà, espresso dal Titolo
V della nostra Costituzione, la dinamicità di una forza circolare che
metta insieme imprese profit e Pubblica Amministrazione per definire
comuni obiettivi sul territorio da raggiungere per il comune interesse
e con uno sforzo sinergico. La Camera di Commercio è il luogo opportuno
dove tante potenzialità diverse possono trovare fruttuosa collaborazione
in un dialogo permanente e costruttivo. Con questo impegno programmatico
la presentazione del 'Libro Bianco' ha già dato i primi frutti. "
Una breve sintesi degli interventi:
Il Centro di cultura, con continuità,
con testardaggine, vuole incidere su un cambiamento culturale nel modo
di vivere il lavoro e l'impresa... Siamo convinti che la via dello sviluppo
passi attraverso una economia civile realizzata da nuove generazioni
capaci di mettere in gioco i propri talenti. Per questo chiediamo alla
Camera di commercio, che oggi ci ospita, di mantenere aperto un tavolo
di confronto per progettare, pensare insieme, una qualità diversa dell'economia.
In questo senso ruolo trainante può avere il Terzo Settore che deve
passare da una concezione additiva, ad una emergentista. Solo quando
il no profit avrà acquisito coscenza della sua rilevanza nella società,
potremo avere frutti copiosi dalla collaborazione 'circolare' con le
imprese e gli Enti pubblici.
Carlo Martello,
presidente del 'Comitato TS' della Cdc di Taranto e del CSV
Come Centro servizi per il
Volontariato abbiamo inseguito per anni il sogno di essere parte integrante
della Camera di Commercio. Finalmente abbiamo una casa comune e possiamo
interloquire alla pari con il settore 'profit'... Come Comitato di Cdc
abbiamo firmato un protocollo di intesa per favorire lo sviluppo e la
promozione delle imprese sociali. Siamo all'inizio ma riteniamo di poter
porre in essere numerose iniziative per accompagnare tutti coloro che
intendono avviare un percorso imprenditoriale e professionale all'interno
del variegato universo del no profit che ha dato origine a un sistema
"economico sociale" di dimensioni e peso di notevole rilevanza.
Franco Marangi, presidente
Consorzio Interfidi
L'Interfidi, rappresenta un
aiuto concreto alle aziende in crisi di liquidità. Credo che questo
già indichi una forte presenza nella economia civile. Inoltre si muove
con interventi di sponsorizzazione nei confronti di tutte quelle attività
che servono ad uno sviluppo culturale del nostro territorio. I temi
dell'economia civile sono dunque nel nostro Dna come dimostra il riconoscimento
che il Senato della Repubblica ha voluto assegnarci proprio per la funzione
sociale del credito. Ma voglio sottolineare come la presenza oggi di
Banca Prossima è stata fortemente voluta anche da noi. Con questa filiazione
di Intesa San Paolo Interfidi Taranto sta preparando una convenzione
per la gestione del credito a favore di progetti presentati da imprese
del Terzo Settore, in linea con l'interesse delle Banche verso il no
profit. Una novità positiva che fa ben sperare nello sviluppo di imprese
sociali sul territorio.
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