mercoledì 26 ottobre 2011

L'intervista al professor Stefano Zamagni


Il Terzo Settore motore di un diverso sviluppo 
Il prof. Stefano Zamagni, ordinario di Economia politica all'Università di Bologna, è uno dei più noti studiosi del no profit italiano ed internazionale, dal 2007 è presidente dell'Agenzia nazionale per il Terzo Settore.
Professore, il Terzo settore (TS), fra volontariato, cooperative sociali, fondazioni, associazioni conta ormai 7/8 milioni di persone che lavorano ma sono appena visibili in economia, perchè?
"Nel Libro bianco io lo definisco un Prometeo incatenato, perchè è ancora succube di scarsa attenzione e cattiva legislazione, ma la sua rilevanza economica è indubbia. Il TS crea posti di lavoro e contribuisce alla generazione di esternalità positive che ricadono a vantaggio del mondo delle imprese. Dove c'è un TS rigoglioso e ben organizzato, come in Emilia, lì ci sono meno costi sociali, più coesione sociale, e questo crea economie di scala. Oggi è possibile un'alleanza nuova tra il mondo del TS ed il mondo delle imprese, molti imprenditori diventano i primi finanziatori del no profit. L'influenza indiretta è, per alcuni versi, ancora più importante di quella diretta perchè lo spirito che anima gli operatori del sociale cambia il modo stesso di intendere l'azione economica, rendendola più umana e più aggregante".
In che maniera l'economia civile, che è la base teorica del TS, si inserisce nei più recenti studi di politica economica per uno sviluppo diverso?
"L'economia civile ha una tradizione di pensiero più antica dell'economia politica, risale alle Misericordie di epoca tardo medioevale ed è stata teorizzata nel '700 da Genovesi. Ha cause antropologiche diverse rispetto all'economia del '900. Il principio base dell'economia civile è il principio di reciprocità mentre quello seguito nell'ultimo secolo teorizza un 'homo aeconomicus'. La crisi attuale ci mostra tutta la debolezza del paradigma per cui ciascuno deve fare i propri interessi, deve massimizzare la propria funzione obiettivo. Sia a livello singolo che di Stati la visione liberistica si è mostrata fragile quanto quella del Welfare State. Ho motivo di ritenere che il modo di pensare dell'economia civile conoscerà una stagione di nuova giovinezza".
Il TS ha lamentato tagli dei finanziamenti soprattutto negli ultimi anni. Quale è lo stato di salute che vive nel Mezzogiorno.
"Il problema italiano, ancora più acuto nel Mezzogiorno, è dovuto al fatto che il nostro TS è di tipo prevalentemente redistributivo e non produttivo. Per capirci sono molte di più le cooperative a sostegno di bisogni che le imprese sociali. Per questo motivo i fondi per il TS sono derivati principalmente dalla Pubblica Amministrazione. Fino a 3/4 anni fa gli Enti pubblici avevano risorse, ma ora questi fondi sono venuti a mancare. Specialmente le cooperative sociali e le imprese di promozione sociale si sono viste impedita la operatività. Non dimentichiamo che i soggetti di TS vantano nei confronti della PA crediti per miliardi di euro perchè la PA non solo non contribuisce ma neppure paga quello che dovrebbe pagare. Ci troviamo di fronte ad una situazione veramente nuova rispetto alla quale  bisogna inventare qualcosa di autenticamente diverso altrimenti la nostra società si troverà a pagare uno scotto enorme in carenza di servizi".
Lei è presidente dell'Agenzia generale del TS come vi muovete a favore di un settore così diversificato?
"Il TS ha una forza vitale proprio perchè è multiforme, proprio perchè al proprio interno conosce espressioni diverse. Come Agenzia vogliamo mantenere la pluralità delle forme associative ed identitarie ma con una convergenza verso obiettivi comuni. E' necessario favorire una 'circolarità' del principio di sussidiarietà che è la cifra del TS. Questo vuol dire consentire un'alleanza libera e a livello paritario fra il mondo delle imprese, la società civile organizzata, e gli Enti pubblici territoriali e nazionali. Il TS ha il know how e l'autorevolezza per mettere in moto questo meccanismo positivo che consente alle aziende di sostenere obiettivi credibili di welfare ed agli Enti di risparmiare risorse.
A livello nazionale come Agenzia da tempo proviamo a cambiare alcuni articoli del Libro I, Tit.II del C.C. per rendere economicamente conveniente la costituzione di imprese sociali, basterebbe l'approvazione di un breve articolato che giace da tempo nei cassetti del Parlamento per poter ottenere almeno un migliaio di posti di lavoro al Sud a costo zero".

Maria Silvestrini

Presentato il Libro Bianco del Terzo settore - articolo di Maria Silvestrini

"Gli incontri promossi dal Centro di cultura dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Taranto non sono mai banali, e mai estemporanei. La riflessione sul 'Libro Bianco del Terzo settore' che ha portato a Taranto uno dei più grandi economisti del nostro tempo, Stefano Zamagni, è stato un tassello del percorso che il suo presidente Domenico M. Amalfitano ha ipotizzato per dare, ai nostri giovani, leve nuove per uno sviluppo economico sostenibile. In primo piano quindi i ragazzi dell'Accademia Mediterranea di Economia Civile che hanno incontrato l'illustre docente per porgli osservazioni e domande prima dell'incontro programmato nella Sala Resta della Cittadella delle imprese.
La presentazione del Libro Bianco ha visto la partecipazione di moltissimi stake holders del Terzo Settore e del mondo delle imprese. Sono intervenuti il presidente della Camera di commercio Luigi Sportelli, il presidente del 'Comitato TS' della Cdc Carlo Martello, il referente di Retecamere-Unioncamere Alberto Valentini, il Direttore generale della ASL di Taranto Fabrizio Scattaglia, il portavoce del Forum del TS pugliese Gianluca Budano, il direttore di Banca Prossima Ugo De Pascalis e il presidente del Centro di cultura Lazzati, Domenico M. Amalfitano. L'incontro è stato coordinato dal responsabile del progetto Accademia Mediterranea di Economia civile Vincenzo Mercinelli.
Pur nella ristrettezza dei tempi le conclusioni non sono mancate. Le imprese no profit, si è detto, finora hanno svolto compiti redistributivi in stretta collaborazione, ed in condizione subordinata, con Enti pubblici di varia natura. Non solo la logica dell'economia civile, ma la stessa stretta economica costringono ormai il sistema a raggiungere una capacità autonoma di sostentamento. Il TS deve diventare a tutti gli effetti la terza gamba dell'economia dando al concetto di sussidiarietà, espresso dal Titolo V della nostra Costituzione, la dinamicità di una forza circolare che metta insieme imprese profit e Pubblica Amministrazione per definire comuni obiettivi sul territorio da raggiungere per il comune interesse e con uno sforzo sinergico. La Camera di Commercio è il luogo opportuno dove tante potenzialità diverse possono trovare fruttuosa collaborazione in un dialogo permanente e costruttivo. Con questo impegno programmatico la presentazione del 'Libro Bianco' ha già dato i primi frutti. "

Una breve sintesi degli interventi:



Domenico M. Amalfitano, presidente del Centro di cultura 'Lazzati'
Il Centro di cultura, con continuità, con testardaggine, vuole incidere su un cambiamento culturale nel modo di vivere il lavoro e l'impresa... Siamo convinti che la via dello sviluppo passi attraverso una economia civile realizzata da nuove generazioni capaci di mettere in gioco i propri talenti. Per questo chiediamo alla Camera di commercio, che oggi ci ospita, di mantenere aperto un tavolo di confronto per progettare, pensare insieme, una qualità diversa dell'economia. In questo senso ruolo trainante può avere il Terzo Settore che deve passare da una concezione additiva, ad una emergentista. Solo quando il no profit avrà acquisito coscenza della sua rilevanza nella società, potremo avere frutti copiosi dalla collaborazione 'circolare' con le imprese e gli Enti pubblici.

Carlo Martello, presidente del 'Comitato TS' della Cdc di Taranto e del CSV
Come Centro servizi per il Volontariato abbiamo inseguito per anni il sogno di essere parte integrante della Camera di Commercio. Finalmente abbiamo una casa comune e possiamo interloquire alla pari con il settore 'profit'... Come Comitato di Cdc abbiamo firmato un protocollo di intesa per favorire lo sviluppo e la promozione delle imprese sociali. Siamo all'inizio ma riteniamo di poter porre in essere numerose iniziative per accompagnare tutti coloro che intendono avviare un percorso imprenditoriale e professionale all'interno del variegato universo del no profit che ha dato origine a un sistema "economico sociale" di dimensioni e peso di notevole rilevanza.

Franco Marangi, presidente Consorzio Interfidi
L'Interfidi, rappresenta un aiuto concreto alle aziende in crisi di liquidità. Credo che questo già indichi una forte presenza nella economia civile. Inoltre si muove con interventi di sponsorizzazione nei confronti di tutte quelle attività che servono ad uno sviluppo culturale del nostro territorio. I temi dell'economia civile sono dunque nel nostro Dna come dimostra il riconoscimento che il Senato della Repubblica ha voluto assegnarci proprio per la funzione sociale del credito. Ma voglio sottolineare come la presenza oggi di Banca Prossima è stata fortemente voluta anche da noi. Con questa filiazione di Intesa San Paolo Interfidi Taranto sta preparando una convenzione per la gestione del credito a favore di progetti presentati da imprese del Terzo Settore, in linea con l'interesse delle Banche verso il no profit. Una novità positiva che fa ben sperare nello sviluppo di imprese sociali sul territorio.


giovedì 13 ottobre 2011

Presentazione del “Libro Bianco del Terzo Settore" a cura del prof. Stefano Zamagni

Il giorno 21 Ottobre p.v. alle ore 18.00 c/o la Sala Resta, centro convegni della Cittadella delle Imprese, in V.le Virgilio, 152 - Taranto,
si terrà un convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Taranto, in continuità con il lavoro intrapreso con il Centro di Cultura 'G. Lazzati' di Taranto e la nascente 'Accademia Mediterranea di Economia Civile'.

     Sarà presentato il “Libro Bianco del Terzo Settore" alla presenza del prof. Stefano Zamagni  e, con l'intento di avere un esito propulsivo e programmatico sul nostro territorio, parteciperanno a tal scopo:

- Il presidente dell'Agenzia del Terzo Settore, curatore del testo, Stefano Zamagni
- Il presidente del 'Comitato Terzo Settore' della Camera di Commercio di Taranto, Carlo Martello
- il referente di Retecamere - Unioncamere, Alberto Valentini
- il direttore generale dell'ASL di Taranto, Fabrizio Scattaglia
- il portavoce del Forum del Terzo Settore Pugliese, Gianluca Budano
- Il responsabile Relazioni Esterne D.G. Banca Prossima, Marco Ratti

Concluderà i lavori il Presidente del Centro di Cultura 'G. Lazzati' di Taranto, Domenico M. Amalfitano

Modera il coordinatore del progetto Accademia Mediterranea di Economia Civile, Vincenzo Mercinelli.

Il Convegno rientra nel percorso formativo 'Accademia Mediterranea di Economia Civile 2011/2012'

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