sabato 19 ottobre 2013

"LO STATO PROSSIMO - RAGIONE DELLO STATO E RAGIONI DELL’UOMO "

nelle “Lettere dalla prigionia” di Aldo Moro.

Venerdì 8 novembre 2013 ore 17.30 

c/o il Dipartimento dell'Università, 
ex Caserma Rossarol - Via Duomo, Taranto.

Una lettura, dopo trentacinqueanni, di una Testimonianza per un "nuovo umanesimo" nel nostro tempo.

Un appuntamento culturale e civile che sarà presentato venerdì 25 ottobre 2013 presso il Palazzo di Città a Taranto, con un incontro di preparazione per una riflessione comunitaria aperta, circa l'evento culturale e le sue motivazioni.

E’ PREVISTO IL RICONOSCIMENTO DI 1 CREDITO FORMATIVO PER GLI STUDENTI DI GIURISPRUDENZA 










“Tempi nuovi si annunciano ed avanzano in fretta come non mai. Il vorticoso succedersi delle rivendicazioni, la sensazione che storture, ingiustizie, zone d’ombra, condizioni d’insufficiente dignità e d’insufficiente potere non siano oltre tollerabili, l’ampliarsi del quadro delle attese e delle speranze all’intera umanità, la visione del diritto degli altri, anche dei più lontani, da tutelare non meno del proprio, il fatto che i giovani, sentendosi a un punto nodale della storia, non si riconoscano nella società in cui sono e la mettano in crisi, sono tutti segni di grandi cambiamenti e del travaglio doloroso nel quale nasce una nuova umanità. 
Vi sono certo dati sconcertanti di fronte ai quali chi abbia responsabilità decisive non può restare indifferente: la violenza talvolta, una confusione ad un tempo inquietante e paralizzante, il semplicismo scarsamente efficace di certe impostazioni sono sì un dato reale ed anche preoccupante. Ma sono, tuttavia, un fatto, benchè grave, di superficie. 
Nel profondo, è una nuova umanità che vuole farsi, è il moto irresistibile della storia. Di contro a sconcertanti e, forse, transitorie esperienze c’è quello che solo vale ed al quale bisogna inchinarsi, un modo nuovo di essere nella condizione umana. E’ affermazione di ogni persona, in ogni condizione sociale, dalla scuola al lavoro, in ogni luogo del nostro Paese, in ogni lontana e sconosciuta regione del mondo; è l’emergere di una legge di solidarietà, di eguaglianza, di rispetto di gran lunga più seria e cogente che non sia mai apparsa nel corso della storia. E’, insieme con tutto questo ed anzi proprio per questo, si affaccia sulla scena del mondo l’idea che, al di là del cinismo opportunistico, ma, che dico, al di là della stessa prudenza e dello stesso realismo, una legge morale, tutta intera, senza compromessi, abbia infine a valere e dominare la politica, perché essa non sia ingiusta e neppure tiepida e tardiva ma intensamente umana”.
(Aldo Moro)
 

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